giovedì 14 luglio 2011

Capitan Harlock - Prologo









“Quando sulla Terra le acque si prosciugarono, la gente disse:“la fine dell’umanità è prossima”. Ciascuno allora si preoccupò della propria sorte, trascurando ogni pensiero sull’immensità dell’universo, deridendo anzi quei pochi che confidando in un futuro migliore salparono verso gli spazi immensi del cosmo alla ricerca di altri mondi. Li chiamarono avventurieri a caccia d’illusioni, fuorilegge senza scrupoli, pazzi. La nostra storia risale a tanti anni fa, al lontano 2977.
Gli abitanti della Terra, in quei tempi lontani, vivevano in un clima di prosperità; pazienti e puntuali, numerosi robot emigravano su altri pianeti per ricavarne le più svariate risorse e trasportarle sulla terra. Il governo forniva gratuitamente alla popolazione tutto il necessario e nessuno aveva più bisogno di lavorare; per prevenire agitazioni e sommosse, il governo faceva trasmettere in ogni abitazione radiazioni ipnotiche, manipolando opportunamente le onde radio televisive. Di conseguenza, quasi tutti i terrestri erano mantenuti in uno stato di serenità incosciente.”

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